La distincione tra taiheki e condizionamento postnatale

 

L’utilizzo preferenziale di una o di un’altra osei, che realizza ogni individuo, si realizza anche per altri svariati fattori:

  • la mancanza di attenzione nella prima infanzia può stimolare le osei –;
  • la repressione nell’infanzia può attivare la osei + di ribellione e la torsione della CVP;
  • avere fratelli può facilitare la osei laterale o, al contrario, fortificare la osei verticale, frontale o centrale;
  • l’ambiente di città o di paese possono attivare rispettivamente la osei verticale e il collo o la osei rotatoria e la cintura;
  • il successo o il fallimento negli studi e nella professione possono potenziare le osei +, nel primo caso, o le osei – , nel secondo;
  • i problemi nel rapporto di coppia possono creare complesse attivazioni conflittuali delle osei;
  • lo sportivo, il musicista o il matematico, per la loro attività professionale, possono sviluppare, rispettivamente, la osei frontale e il sistema motorio, la osei laterale e il sistema simpatico o la osei verticale e il sistema nervoso centrale;
  • anche i traumi fisici possono determinare il maggior uso di una osei rispetto ad un’altra (per esempio, il fatto che una gamba sia più corta dell’altra attiva l’uso della osei laterale e debilitando un lato della CVP).

Come distinguere se la maggiore attivazione di una osei è dovuta ai condizionamenti postnatali o al taiheki?

La distinzione non è semplice e richiede una attenta e aperta osservazione; quando si tratta del primo caso, l’attivazione della osei è parziale: la mobilizzazione della sua psiche specifica non si ripercuote sull’attività organica o fisica non cosciente né sulle sue parti o regioni dell’organismo; al contrario, l’attivazione di alcune sue regioni organiche non si ripercuote sulla psiche particolare. Quando la manifestazione di una osei è dovuta al taiheki dell’individuo, la sua attivazione è globale: si manifesta in tutte le sue attività energetiche (motoria, fisica e biologica, cerebrale e psichica); nel cosciente e nel non cosciente; in tutte le regioni della CVP e delle membra.

Realizzare questa distinzione è di grande valore e, in determinate circostanze, decisiva per la vita-salute dell’individuo o per la comunicazione interpersonale. Alcune volte si può stabilire rapidamente, però, in generale, richiede un lungo e attento processo di osservazione.

In definitiva, osservare il taiheki di qualunque persona è una preziosa opportunità per comprendere l’immenso significato della scoperta di Haruchika Noguchi: “la originale e irripetibile espressione della vita e la sua struttura (la osei e lo schema osei) nella naturalezza di ogni essere umano”.

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