La scoperta dello schema osei
Stabilendo la assoluta interdipendenza delle sue azioni nella CVP, vengono alla luce altre caratteristiche essenziali di ciascuna osei:
Osei medulari-statiche e osei periferiche-dinamiche
La qualità medulare* caratterizza le osei verticale (I y II) e centrale (IX y X), che formano le cavità cranica e pelvica, unite da un asse. I loro movimenti sono statici: ci permettono di rimanre apparentemente immobili.
Invece, la qualità periferica è propria della osei frontale, (V y VI), laterale (III y IV) e rotatoria (VII y VIII), che formano, rispettivamente, le cavità pettorale, digestiva e urinaria, organizzate intorno alla struttura medulare della CVP, strutturando il “forno vitale dell’organismo. I suoi movimenti sono dinamici: ci permettono di spostarci nello spazio.
*(N.d.T.): medulare è un termine perduto della lingua italiana. In spagnolo è di uso corrente con il duplice significato di midollare e essenziale. E’ tuttavia di uso corrente, con la stessa doppia accezione, nella lingua Rumena, alla nostra, storicamente collegata.
Osei f-e, osei bilaterale e osei circolare
Le osei verticale e frontale agiscono nel piano f-e, flesso-estensore o antero-posteriore.
La osei laterale opera nel plano bilaterale, perpendicolare al piano f-e.
Le osei rotatoria e centrale funzionano con una percezione circolare, dal piano f-e al piano bilaterale e viceversa.
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Le tre regioni della CVP
La osei definisce tre regioni nella CVP, in consonanza con il piano-percezione in cui si manifesta l’azione delle cinque osei:
La regione f-e, della osei verticale (f-e medulare e statica) e frontale (f-e periferica e dinamica), occupa “gli estremi cranico e caudale”,
nella CVP generale: testa e cavità pettorale-spalle, punta del coccige e testa dei femori; in ogni cifosi e lordosi della colonna: cervicai C1-C2 e C7, dorsali D1-D4 e D12, lumbari L1 e L5.
La región bilateral, della osei laterale (bilaterale periferica e dinamica), occupa “la zona media”,
nella CVP generale: cavità digestiva; in ogni cifosi e lordosi della colonna: cervicale C4, dorsali D6-D9, lombare L2.
La regione circolare, delle osei rotatoria (circulare periferica e dinamica) e centrale (circolare medulare e statica), occupa le “zone intermedie” tra gli estremi e la parte media, soprattutto la “zona penultima”,
nella CVP generale: cavità urinaria e pelvica; in ogni cifosi e lordosi della colonna: cervicali C3 e C5-C6, dorsali D5 e D10-D11, lombari L3-L4.
A differenza di pesci e rettili, che si muovono principalmente nel piano bilaterale, i mammiferi e gli uccelli utilizzano principalmente il piano f-e. Questa differenza fu decisiva nel processo evolutivo delle specie perché permise a questi ultimi di sviluppare il cervello, facendo coincidere nel medesimo piano f-e, il proprio sistema nervoso (sempre avanti e alto in qualsiasi essere vivente) con il movimento generale della CVP. La colonna vertebrale è una delle manifestazioni culminanti di questa evoluzione: le sue decisive “molle” (cifosi e lordosi) sono definite principalmente in questo piano f-e. In questo modo, in ciascuna cifosi o lordosi (anche se qualsiasi articolazione vertebrale risponde a tutti i movimenti):
L’azione f-e è maggiore negli estremi cranici e caudali,
regione f-e (verde).
L’azione bilaterale può essere maggiore solo nella zona media, regione bilaterale (rosso).
L’azione circolare si realizza nelle zone intermedie
tra estremi e zona media, soprattutto la penultima zona (che ha la forza necessaria per costituire la base), regione circulare (ocra).
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La apofisi spinosa della vertebra segnala la regione che gli appartiene:
definiscono il piano f-e evitano di definirlo aspetto intermedio
Questa formazione della colonna vertebrale è completa nella cifosi dorsale e nella lordosi cervicale; è semplificata nella lordosi lombare.
La incontriamo anche nella struttura delle membra (o estremità) e definisce anche la formazione cerebrale. In definitiva, in qualsiasi zona dell’organismo, sempre si stanno riproducendo con esattezza le tre regioni della CVP generale.
Regione f-e | Lobi encefalici frontale, parietale e occipitale, bulbo rachideo e zona antero-superiore del mesencefalo; nervi cranici 1º-3º y 10º-12º |
extremo cranico e extremo caudale o bulbo rachideo | |
Regione bilaterale | Lobo encefalico insulare, zona limbica e zona postero-inferiore del mesencefalo; nervi cranici 4º y 5º |
parte media | |
Regione circulare | Lobo encefalico temporale, cervelletto e protuberanza; nervi cranici 6º-9º e parte del 5º |
zona penultima |
Siamo di fronte ad una scoperta storica, opera di Haruchika Noguchi, riguardante:
• la struttura del movimento spontaneo o della osei,
configurata dalle cinque osei + y –, osei I-X;
• la struttura della interrelazione delle sue diverse attività negli esseri viventi.
Questa struttura, adattabile a qualsiasi realtà, sia essa fisica, biologica, psichica o sociale, costituisce un nuovo modello o paradigma universale che chiamiamo schema osei.